Sunday Morning


                                  Sunday Morning



Mozziconi di sigarette riempivano il tavolo tra di loro v’era qualche cadavere di bicchiere, ancora mezzo pieno. Sean vagava per la cucina con l’aria allucinata, aveva disperatamente bisogno di qualche nota,
Sunday Morning dei Velvet Underground gli sembrava la più adatta.
La sera prima avevano fatto un bel macello non c’era dubbio. Diede una occhiata alla ragazza che dormiva calma sul divano. Quei lineamenti delicati, quei biondi capelli e quell'espressione dolce non lo dovevano
fregare. Forse la scorsa notte s’era già fatto fregare pensò.
Dio mio com'era bello far l’amore con quella biondina, sembrava una menade uscita da una degna celebrazione a Bacco, sapeva trarre dal piacere linfa di vita, assolutamente fantastica.
A proposito del buon Dioniso ieri sera la festa era completamente per lui. Si accese una sigaretta e canticchiando vagamente aspirò il primo fumo del mattino. L’appartamento era un completo disastro, sorrise. I vicini dovevano aver bestemmiato tutta la notte.
Il sole di mezzogiorno fendeva i suoi occhi ancora assonnati. Aveva la bocca impastata.
La prese in braccio e la portò nel suo letto sfatto, mentre l’appoggiava la ragazza aprì gli occhi e lo guardò. Lei gli disse “Grazie Amore mio”.
Lui le rispose “Dolcezza, non sono il tuo amore!”.
Lei abbracciandolo gli sussurrò “Questo lascialo decidere a me…”
E mentre lei lo attirava a sé Sean pensò “Al diavolo, cosa dovrei fare...”.

Sean aveva scoperto che si poteva fare del sesso e sognare in contemporanea… Eppure nel suo petto continuava ad esserci l’insidia dell’inquietudine sentimento che sopraggiungeva inaspettato.  Lo coglieva ora mentre lei miagolava semiaddormentata tra le sue braccia. La guardava appoggiata alla sua spalla, il viso dolce l’espressione sognante, era incantevole.
Eppure così lontana era la pace dal suo cuore. Qualcuno di là aveva rimesso quel vinile dei Velvet Underground.

Sunday morning, praise the dawning
It's just a restless feeling by my side
Early dawning, Sunday morning
It's just the wasted years so close behind
Watch out, the world's behind you
There's always someone around you
who will call, it's nothing at all
Sunday morning and I'm falling
I've got a feeling I don't want to know...

Era straordinariamente incomprensibile il divario tra ciò che gli cresceva dentro l’anima ogni giorno come una velenosa e soffocante edera e la dolcezza del momento in cui era stato gettato.
Sapeva che c’erano momenti in cui il tempo non aveva valore in cui contava solamente l’essere.
Ed il suo essere era una nave tra onde di percezione sbiadita, venti avversi e pioggia di speranze.

Non c’era pace per uno spirito in tempesta. Così allungo il braccio prese il Block Notes e la penna sul comodino e scrisse delle righe di getto, con strafottenza per il destino. Purificato dalla poesie si girò e le
diede un bacio.

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