Stella lucente, foss'io come te costante...


Per questo giorno se volete regalarvi un po' d'amore, sia che nel vostro letto ci sia la libertà o la fedeltà leggetevi questa poesia, ha una storia dolceamara, fu una delle ultime che Keats scrisse nel corso del suo viaggio in Italia, quando probabilmente solcava il mediterraneo per correre incontro alla morte che lo aspettava a Roma. Ma nonostante la morte fosse già dentro di lui come intuirete dall'ultimo verso, l'anima sua si lanciava alta nel cielo e con la nobiltà dei grandi versi, ardeva per Fanny Brawne, la fidanzata che non avrebbe potuto sposare perché povero e malato di tisi. L'unico e ultimo amore della sua breve vita. Quindi camminate con noi sulla tolda della nave che lenta avanza nelle acque buie del Tirreno, l'Italia si vede lontana e nel buio brillano sparute poche stelle, tra esse, una, Lei.




Stella lucente foss'io come te costante -
ma non in solitario splendore, sospesa sull'altura
della notte ad osservare, con le tue eterne luci accese
quasi paziente, insonne eremita della natura,
Le acque mobili nel loro sacro dovere 
di pure ablazioni per le spiagge umane,
O a contemplare le nuove, dolcemente scese, maschere
di neve sulle montagne e sulle brughiere -
No - costante sempre, mutevole mai, vorrei risiedere
sempre sul guanciale del seno dell'amore
mio sentirlo sempre pulsare cedevole, 
per sempre sveglio in dolce inquietudine,
Per sempre sveglio in dolce inquietudine,
Per sempre, sempre udire il suo respiro tenue
e così vivere in eterno - o venir meno nella morte.

John Keats,
Ottobre 1820

*

Commenti

Post più popolari