T'aspetto...
Tu,
che devi ancora giungere, lungo
la strada della mia vita, questa lunga striscia di grigio in mezzo a volte al
nulla a volte al tutto, i cieli hanno cangiato tutti i colori da quando t’aspetto.
Son nato con il bisogno di incontrarti, conoscerti,
scoprirti e farti mia e posare la mia anima sulla tua.
Son nato diversi inverni fa e da allora ho conosciuto poche
primavere e rare estati.
Son stato romantico e folle, stronzo e cinico, sensibile e
coraggioso, generoso e ironico, egoista e testardo; quanti Io sono morti dentro me prima d'arrivare qui...
Ho commesso molti errori
prima di arrivare a te, molto ho imparato da ogni mio fallimento.
Ho amato e ho tradito, sono stato amato e sono stato tradito,
ho perso quello che credevo fosse tutto più volte, per poi scoprire che non era
che una briciola di quello che mi aspettava li fuori.
Ho viaggiato per tutta l’Italia, ho visto il cuore dell’Europa,
l’azzurro speziato dell’oceano indiano, lo scintillio dei Caraibi, la purezza dolce
di Cuba, ho veleggiato nel mediterraneo fino alle porte dell’oriente nelle
Cicladi ma sono sempre tornato a perdermi a Venezia.
Ho letto migliaia di pagine, ne ho scritte qualche
centinaia, ho amato la brace della poesia, ed il fuoco spento della prosa dei
secoli andati, ho consumato gli occhi su parole ed idee, ho scritto per amore,
ho innalzato cattedrali di versi dalle fondamenta fragili per donne oramai
perdute, ho amato mille musiche, mi sono ubriacato di note, di testi, ho cantato per amore e ribellione.
Ho sempre cercato con spirito curioso di scoprire cosa ci
fosse al di là del velo delle apparenze, tutta la mia vita è stata una
ricerca, ricerca di purezza, verità e bellezza, per quello ho fretta di
trovarti.
Ho passato tante notti ad aspettare l’aurora, sono in
viaggio da tanto, eppure quel che cerco sembra sempre dietro la prossima curva,
nel mentre ho allevato nostalgie assassine e spleen d’autore.
Ora siedo qui, in riva al mare dell’esistenza, dinnanzi a me
il prossimo capo delle tempeste da doppiare, tramontate son le pleiadi, e
seduto sopra un mucchio di sogni rotti in una attesa dolce mi consumo come una
candela nella notte.
Tu da quale punto cardinale arriverai? Non c’è vento
favorevole per marinaio che non sappia dove andare, e le stelle non sono d’aiuto
perché sono solo pallidi riflessi della tua luce.
Sperso nel mare del mio io, naufrago da anni di vissuta a
pieno, t’aspetto perché sei tutto ciò in cui credo, quel bisogno di perfezione
che rende il mondo degno d’essere vissuto, quella bellezza che salva, quella
purezza che redime tutti gli errori, quella dolcezza che cancella la morte.
Sei speranza ma non aspettativa, sei desiderio ma non
ossessione, sei lontana eppure da sempre tremendamente vicina, sei la mia
ricerca ma non la mia meta, sei il mio viaggio ma anche la mia casa, sei l’anima
che vorrei da sempre avere.
T’immagino, tu pura dolcezza, i tuoi piccoli passi punte di
pennello nel grigiore del mondo, i tuoi occhi grandi che rubano l’immensità del
cielo e del mare, i tuoi sentimenti scrigno di gioie, la tua pelle profumo di
donna, il tuo sorriso che rivaleggia con i giorni d’estate, i tuoi baci
frammenti dell’Amore, le tue mani che conoscono da sempre le mie, t’immagino vestita
della semplice bellezza della tua anima pura e viva.
Varrebbe la pena aspettare anche sino alla mia ultima ora
per una come te, varrebbe la pena regalarti la mia vita come un fiore
selvatico, varrebbe la pena spendere ogni goccia del mio sangue per difendere
ciò che sei.
T’aspetto, ma so che comunque arriverai inaspettata ed
inciamperai nei segreti del mio cuore…
Non tardare Amore mio son qui e son tuo…
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