Feritoia



E come vapori della nostalgia
esalazioni velenose del distillato degli amori finiti
le nebbie dei miei giorni son formate
da fantasmi dei giorni che furono.
Le donne della mia vita
Sono le belle ancelle dei miei pensieri tristi
E sull’altare delle gioie passate porto ceste di ricordi.
La speranza nel domani mi è sfiorita
nelle dita come fiore appena colto.
Il buio riecheggia con il nero delle mie ambizioni
Inchiostro per lamenti inediti.
Il cielo mi sembra un soffitto troppo basso
Per sogni che sapevano volare così alti un tempo.
E tu, inaspettata dolcezza,
sei la feritoia nella rete che mi ghermisce,
finestra s’una libertà a lungo soltanto immaginata.

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