E fanculo la paura

Le impronte delle tue labbra sul bicchiere
sono l’unica prova
che ieri sera sia realmente accaduta.
Il tuo imbarazzo ci copriva dolci come la notte
La dolcezza dei tuoi occhi spauriti
Dalla mia inopportuna sincerità
La nostra musica e il capolinea del nostro passato
Che sfioravamo tenendoci le mani
Quelle mani che tremavano ancora troppo per reggere il futuro
Ma se avessimo chiuso gli occhi
Preso un respiro profondo come le nostre paure
E le avessimo annichilite in una speranza
Oggi non saremo lontani e divisi
Ma ti terrei le mani
Ti guarderei negli occhi
Vincerei la mia e la tua timidezza
Soltanto per dirti che la mia anima
Se lo vorrai 
sarà il tuo rifugio
da ogni incubo che spegne il sole…

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