Il fiore e la farfalla

Nacque in giorno in terre lontane, lungo le sponde arabe del mediterraneo un fiore nuovo, di come non ve n'erano mai nati prima e di come non ne nasceranno mai più... I petali erano screziati d'un rosso dolce simile a quello dei tramonti d'Oriente, nella corolla v'erano striature d'un blu sereno simile al mare profondo e calmo. La forma dei petali si ergeva alta e sottile elegante e nobile al contempo... Il profumo era quello dei tropici pieno di esotismo e magia.
Era un fiore cresciuto solitario sopra una collina battuta dal vento davanti al mare. La sua corolla era accarezzata dai venti d'Oriente ed Occidente. La sua essenza era quella d'una nostalgica bellezza oramai persa tra le sabbie del tempo. La collina brulla e secca sembrava un altare sulla cui sommità era deposta quella reliquia di una bellezza unica al mondo.
Capitò un giorno che una farfalla dai colori profondi e vivaci, in una terra lontana sentì la leggenda di questo fiore e decise di sacrificare la sua breve vita di sette giorni per raggiungerlo e sui suoi dolci petali morire. Così sorvolò Oceani e isole città e deserti mentre le sue sorelle si libravano di fiore in fiore, non si posò mai ma a volte trasportata dal vento a volte tentata di cadere nel mare salato la piccola farfalla continuò a volare fino a che sulle rive dell'ultimo mare vide la collina dall'unico fiore.
La povera farfalla stremata volava appena, era sospinta soltanto dal vento e dal mare che impietositi sospingevano quel frammento di colore verso quel calice di bellezza sopra la collina.
Infine la crisalide si posò sul fiore e seppe che la sua vita intera era valsa quell'attimo in cui avvolta dalla sua fragranza le sue ali si posavano baciando quei petali unendo tutti i colori dell'anima del mondo in un bacio fragile e perduto. La farfalla oramai sfinita non batté più le sue dolci ali ma restò ferma sulla corolla di quel fiore unico e magico e li appassì a poco a poco spegnendo i suoi colori in quell'ultimo perfetto desiderio di vicinanza.
Il fiore finché non era giunta la farfalla aveva brillato e aperto il suo bocciolo ogni mattino al sole alto e scintillante di quell'estate senza fine ma quando si posò quell'esile farfalla non aveva altro motivo di esistere se non per racchiudere quella poesia con le ali che veniva a consegnare la sua vita ai colori dei suoi petali.
E fu così che che prima dell'arrivo dell'Autunno il fiore sfiorì e appassì privo del bacio di quelle ali dolci per cui aveva regalato la sua essenza al vento.
Quando quel fiore unico sparì, la collina si sgretolò e franò nel mare, il cielo pianse e la notte dell'autunno scese...

Questa é la storia dell'anima di un poeta e della sua donna, la storia della bellezza divisa e perduta, oppure é la storia della natura e della precarietà dell'amore... Qualsiasi storia sia per voi fatela vostra e ricordate che ogni attimo di pura e perfetta bellezza vale ogni goccia del vostro sangue...

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