Spalle Bruciate

Quando il sole ti ha pestato di brutto;

quando il sonno ha cercato più volte di affogarti;

quando la fame suona silente in continuazione e ti rimbalza dentro;

quando fare il bagno all’alba sembra immergersi in una tazza di thè tiepido;

quando esci dall’acqua e la pelle bagnata se ne infischia di quei 18 gradi d’aurora;

quando pisci senza renderti conto;

quando ti rompi, ti sloghi, ti tagli ma niente ti può fermare e senti le ferite gridare solo dopo ore ed ore;

quando imponi il tuo rock’n’roll a tutta la spiaggia satura di banali generazioni scadute nel qualunquismo;

quando le straniere di salutano da quel Magic Bus targato Austria che vorresti sequestrare e dirottare;

quando siamo solo in 4 ma non manca nessuno...

Ecco che le spalle rosse e provate dal sole non scottano più e il fastidio diventa prova di vita, ragione di esistere.

Vivo per sentire le spalle bruciare

e il naso, la pelle, le labbra, i piedi pizzicare;

perché quel calore che emaniamo è tutto ciò che abbiamo vissuto,

quel calore che man mano liberiamo è l’esperienza che lentamente perde la sua linfa

e ci abbandona ma che sentiamo ardere proprio perché recente,

proprio perché tremendamente intensa.

E quel calore che ci attraversa ce lo portiamo a casa,

ce lo porteremo dentro finché potremmo.

Quel calore, il salso, il sudore sono un francobollo appiccicato sulla nostra pelle,

che si scioglie col caldo e che assorbiamo coi tessuti, alle ossa e poi dritto in vena.

Quando ti perdi nel fumo di quella boccata di libertà per raggiungere le stelle che al mare sono sempre più grandi,

lì sospeso come quella nuvola saporita che stai respirando;

Quando sei già vivo e sprezzante prima che salga il sole rosa;

Quando ti lasci massaggiare dall’unicità del suono della risacca del mare che vuole venirti a prendere;

Quando domini il tempo, resisti al clima e schiaffeggi la tua salute;

Quando...sabbia ovunque nelle tasche, nello zaino, nelle scarpe, tra i capelli...

Quando prendi tutto ciò che hai, lo accartocci e ne fai una palla per scagliarla più lontana possibile

Quando hai il coraggio di farlo

allora sentirai quelle labbra bruciate che sorridono e scherzano

E vivi per sentirtele bruciare ancora ed ancora ed ancora.

Ora mi spengo lentamente come quelle presenze sulla spiaggia,

come quelle luci del crepuscolo.

Muoio per l’ennesima volta nella scrittura

Per cristallizzare questo week end come un semplice ricordo

e per custodirlo dentro una teca come uno scoglio affilato

che mi taglierà i piedi

per tutte quelle volte

che sentirò la necessità di sanguinare.

Quel pazzo di week end

Autore: Cincinnatus

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